La Thuile
Oggi sono stata in questo paesino alpino situato a quota 1441 m di altitudine, villaggio che ebbe un’importante attività commerciale e di sviluppo essendo di collegamento tra l’Italia e la Gallia, al confine con la Francia, a La Thuile.
Come tutta la Val d’Aosta, ha subito la conquista romana, grazie al Passo del San Bernardo che è un passo storico, si trovano i testi del passaggio dei Salassi (un monumento in merito ve l’ho accennato ieri ad Aosta, la famosa Croce), popolazione di origine celtica pre-romana.
Anche le truppe francesi conquistarono nel 1700 la città, data la posizione strategica a guardia del passaggio tra questi paesi, lasciando segno tra la cultura, il dialetto e costumi della popolazione.
Dopo un periodo dedito al l’agricoltura, a fine ottocento divenne un punto strategico per lo sviluppo minerario, infatti da diverse zone si iniziò ad estrarre il carbone, che però dati i costi di lavorazione e di trasporto, dopo la seconda guerra mondiale iniziò il declino delle miniere andando a chiudere quindi l’attività mineraria, anche se nel recente, sono stati bonificati dei percorsi creando così un itinerario sentieristico che percorre e collega le miniere, oltre ad un museo al periodo dedicato.
Nel 1948 nasce invece la prima seggiovia, anche se di turismo timidamente se ne parlava nell’ottocento per chi transitava e soggiornava al “National Paris”sulla via del Piccolo San Bernardo; mentre ora é un importante centro e stazione turistica internazionale.
Il paese elenca anziché le vie, i tipici agglomerati di case distinti in frazioni, e come in tutta la regione le case prevalentemente in sassi presentano il tetto il “Losa”, pietra appiattita tipica di queste zone del Monte Bianco. L’etimogia del nome deriva dal latino Tegula (tegola) proprio per via della vicinanza delle cave estrattive delle Lose.
In diversi luoghi delle frazioni sono poste delle cappelle votive, alcune con dipinti preziosi e con altari lignei di grande impatto.
La presenza della confinante Francia ha permesso lo sviluppo di impianti che coinvolgono i due stati, infatti gli impianti dell’Espace San Gottardo raggiungono la località di La Rosiere nel territorio francese.
Una curiosità arriva dallo sport praticato, il Fiolet, dai rami vengono ricavati dei bastoni con cui si batte una pallina.. Sport che assieme ad altri dell’Ottocento vantano ancora oggi molti praticanti ligi ai regolamenti del tempo!
La vicinanza alla catena del Monte Bianco, la presenza del ghiacciaio del Rutor ha fatto di che il paese mantenesse radicate una precisa identità di montagna, amata dagli sportivi che praticano sia gli sport invernali che per quelli estivi.
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