Sono i sassi, le pietre e la calce povera che costituiscono un ponte caratteristico e suggestivo della vecchia Bormio di forma arquata sulle cui ciottoli hanno camminato animali e persone, fin dal lontano 1591. Stiamo parlando del ponte di Combo a Bormio.
Un attraversamento caratterizzato e che completano l’opera sono due cappellette, una di fronte all’altra, che rappresentano in una San Giovanni Nepomuceno protettore dalle alluvioni, e nell’altra la storia del Santo Crocefisso, ospitato nella chiesa distante pochi passi dallo stesso ponte, di cui link allegato.
Forse non tutti sanno di ruolo importante che aveva nel 1300: il ponte precedente (caduto a seguito di diversi eventi alluvionali) era fondamentale perché metteva in contatto tramite il passo Gavia la prestigiosa Repubblica di Venezia in quanto sovrastando il torrente Frodolfo, fungeva da strada principale che permetteva gli scambi commerciali. La presenza di una dogana era fondamentale, visto il traffico di scambi commerciali.
È uno dei punti strategici e più fotografati di tutta la cittadina di Bormio e si trova in prossimità dell’imbocco della Valfurva.
Recenti lavori di ristrutturazione dell’area sita antistante il ponte, l’abbattimento di un’abitazione che ne privava la visione nella sua interezza, vede il ponte acquisitare notevole prestigio poiché tornato nella sua forma originaria e ancor più bello da vedere e da visitare, per questo merita una vostra visita durante le vacanza in alta Valtellina
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Credit photo Fausto Compagnoni – http://www.forba.eu/
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