Pietro Pedranzini di Bormio era figlio di contadini con tanti fratelli: in tutto cinque donne e due maschi.
Il padre morì quando lui era molto piccolo aveva 11 anni e malgrado ciò riuscì a frequentare le scuole elementari e parte del ginnasio che poi abbandonò per andare a lavorare nel campi.
E’ un patriota italiano e cercheremo di scoprirne il perché..
A Bormio nel 1848 venne istituita la guardia nazionale; con pochi uomini si recava allo Stelvio per sorvegliare il confine con gli austriaci.
Pedranzini partecipò a questi eventi con ruolo di grado di caporale, assegnato alla prima compagnia bersaglieri del battaglione dei coscritti valtellinesi.
Al Passo dello Stelvio partecipò al presidio della postazione dove fino alla metà di agosto dovette però abbandonarla per l’arrivo degli austriaci, infatti Pedranzini viene riconosciuto nella vallata per essere tra gli ultimi ad abbandonare il posto, ritirandosi verso il ghiacciaio Cristallo avendo ormai gli austriaci occupato buona parte della valle del Braulio
In seguito nel 1859 gli austriaci occuparono lo Stelvio e l’alta valle del Braulio, presidiando la quarta cantoniera e la sommità di Spondalunga reclutando a Bormio e nelle vicinanze diversi operai per effettuare dei lavori di fortificazione.
Le imprese di Pedranzini furono diverse e anche ardite e non sempre capite dalle persone che lo circondavano, ma partecipò attivamente alla sconfitta degli Austriaci che per vie traverse erano asserragliati presso l’hotel dei Bagni Vecchi, con l’aiuto del Battaglione Cacciatori delle Alpi.
Le sue gesta negli anni del 1860 videro diverse imprese, alcune anche di notevole difficoltà e svolte con pochi uomini al seguito, vedendo la violenza e la crudeltà Austrica inflitta sul contado che era piegato da soprusi e sottomissioni, Pedranzini con uno stratagenmma proprio il giorno 11 luglio, assieme ad un pungolo di uomini spara sul nemico, facendo rotolare delle rocce sui nemici che passavano sotto il monte Reit costringendoli al ritiro,liberando così la Magnifica Terra dall’invasore.
Gesta sulla Reit e che gli vedono assegnato il nome del famoso Passo Pedranzini, oltre alla medaglia al valor militare.
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