In via del Sassello n.3, troviamo la chiesa del Sassello seguendo la camminata che dal ponte di Combo porta verso Uzza, in prossimità di un piccolo sperone di roccia troviamo questo caratteristico, piccolo, curato edificio la cui costruzione inizò nel 1398 grazie a Giovanni Gianazzini, membro di una delle più importanti famiglie Bormine.
Conosciuta anche con il nome di Chiesa della Pazienza venne consacrata nel 1405.
Diversi nel tempo, sono stati gli interventi che l’hanno vista trasformarsi, compresa una ristrutturazione nel 1684 voluta dall’allora parroco Bellotti Baldassarre.
A questa Chiesa vengono attribuiti diversi miracoli tra cui uno molto curioso che andiamo a descrivervi:
parla di una donna che spaventata dalla diagnosi di una brutta malattia nel 1687,si rifugiò in un luogo appartato e nascosto della Val di Rezzalo, lasciando a casa il marito.
Nutrendosi solamente di bacche e neve, venne ritrovata sana e salva dopo diversi giorni;
la donna disse di essersi mantenuta in vita grazie alle preghiere che aveva dedicato alla Madonna del Sassello alla quale aveva sempre rivolto la sua intercessione.
All’interno, la Chiesa presenta caratteristiche pregiate: diversi sono gli arredi e le tele degni di nota, tra cui l’altare ligneo eseguito dallo scultore G. P. della Rocca nativo proprio di Bormio, che vede raffigurata l’incontro tra Maria ed Elisabetta a cui appunto è intitolata la Chiesa.
Di notevole importanza è anche la presenza di un trittico a mano di un grande pittore valtellinese, il famoso Malacrida, raffigurante la Vergine con il Bambino, S.Lucia e S. Margherita che però ora è visibile presso il Museo Civico di Bormio.
Oltre alla caratteristiche interne abbiamo la particolarità del campanile a vela che svetta sulla facciata, la cui architettura è tipica di molti chiese della zona.
Il modo migliore per poter visitare questa chiesa è percorrendo la passeggiata delle quattro Chiese con partenza da Bormio dalla Piazza del crocifisso di Combo passando dalla Chiesa della Madonna del Sassello, oltrepassando la strada statale, visitando la Chiesa della Madonnina di Uzza e fare ritorno alla Chiesa Parrocchiale.
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