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IL GAVIA

imageIl Gavia

Un valico alpino al centro delle Alpi Retiche, che mette in comunicazione la valle del Gavia, la Valfurva e l’alta Val Camonica; segna il confine tra le province di Sondrio, e Brescia : stiamo parlando del passo Gavia.
Già nel passato veniva utilizzato da chi percorreva la via Imperiale per gli scambi merceologici nel Bormiese, ma la strada venne realizzata durante la prima guerra mondiale , un accesso militare all’anticima del Monte Gavia che rappresentava una delle testimonianze più significative della vita militare del tempo.
Purtroppo famoso nella memoria recente degli abitanti, la tragedia che nel luglio ’54 che vide perire 18 alpini a bordo di un camion dell’esercito, che precipitò da un insidioso tornante, causandone la morte. Da lì si intrapresero diversi lavori di ampliamento della strada, con non poche difficoltà!
Diversi aneddoti vengono riportati in merito a bufere di neve e valanghe che colpirono sia i viandanti che i contrabbandieri, e a testimonianza il Crocefisso di Legno che fu eretto da un giovane che scampò il pericolo durante il passaggio con la famiglia nel 1929.Assieme al passo del Mortirolo, rappresenta una delle mete più ambite dai cicloamatori, e la parte finale del versante bresciano è stata asfaltata solamente negli anni ’90 proprio per favorire il passaggio della manifestazione del Giro d’Italia.La prima ascesa risale al 1960, con la celebre impresa del vicentino Imerio Massignan, passato solo in vetta, ma che dovette cedere al lussemburghese Charly Gaul a causa di due forature in discesa, arrivando al traguardo di Bormio con 14 secondi di ritardo che ne compromise la vincita. Allora la strada era ancora sterrata in molti tratti.
Per diversi anni è stato scelto come gran premio della montagna nel giro d’Italia, proprio per l’elevata quota altimetrica raggiunta e con pendenze medio-alte dal versante di Ponte di Legno. In diverse occasioni, malgrado fosse in programma che la carovana Rosa dovesse passare di lì, venne deviato il percorso e come nel 2013 addirittura annullato causa neve.Da quarant’anni fanno da baluardo al mitico passo del Gavia i membri della famiglia Bonetta i quali offrono genuinità nella loro cucina , cortesia nell’ospitalità, e cura dell’ambiente vicino, ospite del Parco nazionale dello Stelvio.
I lavori di questo rifugio iniziarono nel 1959, ad oggi conta circa 30 posti letto.Lo splendido Lago Bianco fermenta le emozioni che si vivono in quota, dove di facile avvistamento sono le marmotte e gli stambecchi, oltre ad un balcone sulle cime più maestose della Valfurva, meta di alpinisti di tutto il mondo.

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