La visita di oggi ad Aosta centro dell’omonima valle situata 580 m sul livello del mare capoluogo della regione autonoma della Valle d’Aosta,fu fondata dai romani nel 25 avanti Cristo con il nome di Augusta Praetoria grazie alla confluenza delle maggiori strade che conducono in Francia in Svizzera.
Ho visto il ponte romano perfettamente conservato lungo 6 m con un arco unico di 17 m di diametro che serviva per attraversare il torrente che dopo pochi secoli a seguito di un’inondazione ha cambiato suo corso
Hai visto l’arco di Augusto che ogni monumento simbolo di Aosta eretto nel 25 A.C. in onore dell’imperatore Augusto e della sua vittoria sui Salassi.
Porta Praetoria che costituiva l’accesso principale alla città era dotata di due arcate parallele distante 12 m ed ogni arcata aveva tre passaggi uno centrale per i carri e due laterali per i pedoni
Ancora oggi un plastico rappresenta la maestosità di quella porta la cui facciata esterna presenta ancora alcune lastre di Marmi che rivestivano tutto il monumento
Proseguendo sulla strada principale ho trovato il teatro romano alto 22 m, con arcate sovrapposte la cui parte inferiore riusciva ad ospitare addirittura 4000 persone.
Si arriva poi nella piazza principale quella del municipio e dell’hotel des Etats: il municipio di stile neoclassico realizzato nel 1839 che ha sulla facciata principale due statue raffiguranti la Dora e il Buthier, il fiume ed il torrente che bagnano il capoluogo della regione.
Salita poi sul trenino che mi ha permesso di fare il giro della città, ho visto la Cattedrale costituita da una chiesa paleocristiana del quarto secolo con degli splendidi affreschi sulla navata principale in riferimento a Maria Vergine Assunta.
Ho visto poi la collegiata di Sant’Orso, una chiesa realizzata dal vescovo Anselmo nell’XI secolo sui resti di una chiesa pregressa di origine carolingia che assieme alla cattedrale è unao dei principali centri di arte Ottoniana.
Diversi sono gli altri monumenti da visitare dal foro Romano
Museo archeologico alla villa romana quindi non ci sono scuse per non tornare e informarsi anche sulle altre cose.
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